Enti Locali: il 31 Luglio una scadenza strategica per l’equilibrio di bilancio
Nel calendario degli adempimenti finanziari degli enti locali, il 31 luglio non è solo una data: è un passaggio chiave per garantire la sostenibilità e la trasparenza della gestione pubblica. Entro questa scadenza, i Comuni e gli altri enti territoriali sono tenuti a deliberare due provvedimenti fondamentali, previsti dal Testo Unico degli Enti Locali (TUEL): la salvaguardia degli equilibri di bilancio (art. 193) e l’assestamento generale (art. 175, comma 8).
Verifica e responsabilità: la salvaguardia degli equilibri
L’articolo 193 del TUEL impone una verifica approfondita sull’andamento della gestione finanziaria. L’organo consiliare deve accertare il permanere degli equilibri di bilancio, valutando l’evoluzione delle entrate e delle spese, eventuali debiti fuori bilancio e la coerenza del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE). In caso di criticità, è obbligatorio adottare misure correttive. Il mancato rispetto di questa procedura equivale, di fatto, alla mancata approvazione del bilancio di previsione, con conseguenze rilevanti sul piano istituzionale.
L’assestamento generale: un’occasione di riallineamento
Parallelamente, l’articolo 175 comma 8 richiede l’approvazione dell’assestamento generale, che consente di aggiornare le previsioni alla luce dei dati reali di gestione. Si tratta di un momento tecnico ma anche strategico, in cui l’ente ha la possibilità di intervenire per tempo su squilibri o disallineamenti, rafforzando la coerenza tra programmazione e gestione.
Un processo che richiede competenza
La corretta attuazione di questi due adempimenti implica una lettura attenta dei dati contabili, una conoscenza solida della normativa e un dialogo efficace tra organi politici e tecnici. Non si tratta solo di rispettare le scadenze, ma di presidiare con consapevolezza la qualità della finanza pubblica locale.
In un contesto normativo in continua evoluzione e con crescenti responsabilità per gli enti territoriali, disporre di strumenti operativi aggiornati e confrontarsi su casi concreti è ormai una necessità. La formazione continua degli operatori coinvolti nella gestione economico-finanziaria non rappresenta più un valore aggiunto, ma una condizione essenziale per governare con efficacia e trasparenza.