A luglio si registra una risalita dello 0,5% mensile, segnalando una riaccensione delle tensioni inflazionistiche, con le stime preliminari dell’Istat che indicano una crescita annuale dell’1,3%. Questo livello è stato superato solo a ottobre dello scorso anno.
MERCATO TUTELATO E AUMENTO INFLAZIONE
L’aumento dell’inflazione è legato principalmente all’energia, che mostra una crescita mensile e su base annua nel segmento regolamentato, con un balzo dell’11,3% nel mese in cui è avvenuto l’addio al mercato tutelato per l’energia elettrica. In generale, beni (+0,5%) e servizi (+0,4%) forniscono un contributo quasi analogo, con i beni trainati in particolare dai prezzi dell’energia, che risalgono in media del 3,5% nel mese. Entrambe le componenti dei prezzi, regolamentati e non, sono in aumento. L’energia elettrica ha un ruolo rilevante, segnando una discontinuità a causa della fine del mercato tutelato: i prezzi regolamentati aumentano del 18,4% mensile, mentre quelli del mercato libero del 3,6%.
INDICE ISTAT
La spinta maggiore su base mensile proviene dalle famiglie in transizione dal mercato tutelato a quello libero. L’Istat ha creato un indice specifico per seguire l’andamento di questo gruppo, stimando un aumento medio del 52,6% rispetto a giugno e del 7,3% su base annua. Al di fuori dell’energia, la situazione è meno problematica.
PREOCCUPAZIONI AUMENTO PREZZI
Le associazioni dei consumatori esprimono preoccupazione per l’aumento dei prezzi. L’Unione Nazionale Consumatori stima una spesa aggiuntiva di oltre 100 euro a famiglia per alberghi e ristoranti, Federconsumatori prevede un impatto complessivo superiore a 400 euro annui per tutte le categorie, e il Codacons segnala rialzi per le spese legate alle vacanze estive. Federdistribuzione, che rappresenta le catene della GDO, sottolinea la riduzione della crescita nel carrello della spesa, ora allo 0,8% su base annua.
Fonte: Il Sole 24 Ore