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Legge di bilancio 2024: tagli agli Enti locali


La legge di bilancio 2024 del Governo introduce misure significative che richiederanno sacrifici agli Enti locali e ai cittadini, con riduzioni nei servizi pubblici e sociali per un totale di circa 4 miliardi di euro. Le disposizioni incidono su fondi per istruzione, cultura, sport e altri settori di competenza di Comuni, Regioni, Province e Città Metropolitane.

Contenimento della Spesa

Dal 2024, i Comuni dovranno rispettare accantonamenti annuali obbligatori, destinati in parte a investimenti e alla riduzione del debito, fino a raggiungere un massimo di 440 milioni nel 2029. Parallelamente, si prevede una riduzione del 20-30% dei fondi per investimenti su piccole opere, rigenerazione urbana e progettazione, eliminando anche l’obbligo per le Regioni di riservare ai Comuni il 70% dei fondi di spettanza.

Impatti su Servizi Essenziali

Diverse associazioni, come ALI – Autonomie Locali Italiane, presieduta dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, hanno espresso preoccupazione per tale manovra che impone agli Enti locali 4 miliardi di tagli triennali. ALI stima che solo per i Comuni si prevedono tagli di 1,3 miliardi di euro che andranno ad aggiungersi alle riduzioni già subite lo scorso anno. Molti sindaci lamentano il rischio di non poter mantenere i servizi essenziali: la riduzione del turnover al 75% e i fondi limitati metteranno a rischio 6,2 milioni in servizi nel 2025, che aumenteranno nei successivi anni.

Sanità e Welfare

I tagli ai fondi sociali andranno a incidere su settori come il trasporto pubblico per poter coprire le carenze in ambito sanitario. La sanità stessa rischia di subire nuove restrizioni di budget. Le Regioni, dal 2025, vedranno un taglio ai finanziamenti statali che raggiungerà 1,3 miliardi nel 2027, complicando ulteriormente la garanzia dei servizi essenziali.

Politica di Austerità e Prospettive Future

Le reazioni all’attuale legge di bilancio indicano una crescente polarizzazione, con accuse di scaricare i costi della manovra su Enti locali già in difficoltà e sui cittadini. L’austerità, già in atto da anni, continua a pesare e solleva preoccupazioni sulla tenuta dei servizi pubblici essenziali, mentre il settore sanitario e sociale appare particolarmente vulnerabile.

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