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Cybersecurity, tre società russe nella black list: PA italiane obbligate a migrare su altre piattaforme

L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha inserito nella black list 3 società legate alla Federazione Russa: Kaspersky Lab, Group-IB e Positive Technologies. Ora ogni Pubblica amministrazione ha l’obbligo di procedere alla sostituzione dei prodotti e servizi di queste tre aziende. Lo prevede la circolare dell’ACN, firmata dal direttore generale Roberto Baldoni e pubblicata, ieri 26 aprile, in Gazzetta Ufficiale. La circolare era attesa e prevista dall’articolo 29 del decreto-legge ‘Ucraina’ con cui il Governo ha introdotto per le PA in ambito cybersecurity l’obbligo di “diversificazione” di prodotti e servizi tecnologici se di proprietà di aziende legate a Mosca.

ECCO LE CATEGORIE COINVOLTE

In particolare, riporta cybersecitalia.it, ciascuna pubblica amministrazione destinataria della circolare procede alla diversificazione delle seguenti categorie di prodotti e servizi tecnologici di sicurezza informatica:

  • Prodotti e servizi della società Kaspersky Lab e della società Group IB, anche commercializzati tramite canale di rivendita indiretta e/o anche veicolati tramite accordi quadro o contratti quadro in modalità on-premise o da remoto.
  • Prodotti e servizi della società Positive Technologies, anche commercializzati tramite canale di rivendita indiretta e/o anche veicolati tramite accordi quadro o contratti quadro in modalità on-premise o da remoto.

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