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Firmato rinnovo contratto dirigenti Funzioni locali: 256 euro aumento medio

Aran e sindacati hanno firmato il rinnovo del contratto dei dirigenti delle Funzioni Locali 2019-2021. Il contratto riguarda i circa 13.640 dirigenti di Regioni ed enti locali e prevede un aumento medio di 256 euro per 13 mensilità, pari al 3,78%, a cui si può aggiungere un ulteriore 0,22% del monte salari per incrementare la retribuzione di risultato. Nel nuovo contratto firmato da Aran e sindacati sono contenute importanti novità riguardo aumentiarretratirafforzamento del patrocinio legale, l’affiancamento degli anziani ai nuovi arrivati e un’indennità aggiuntiva del 30% per chi è “prestato” ad altre amministrazioni.

Diverse novità importanti che lasciano tutti soddisfatti. Nello specifico, il contratto è rivolto a dirigenti di Regioni ed enti locali – nonché segretari comunali e provinciali e dirigenti del ruolo amministrativo, tecnico e professionale della sanità. Invece gli arretrati medi sono pari a circa 11.200 euro. Per quanto riguarda la busta paga dei segretari degli enti locali, è stata sottoscritta una voce aggiuntiva del 25% per le sedi convenzionate e un aumento del 15% per la retribuzione di posizione in capoluoghi, province e città metropolitane.

«In un momento storico di grande trasformazione e sfida per le pubbliche amministrazioni, sono molto soddisfatto per la firma del nuovo Contratto collettivo nazionale (Ccnl) per i dirigenti degli Enti locali, i dirigenti tecnico-amministrativi della Sanità, e i segretari comunali. Tutte le sigle sindacali hanno sottoscritto l’intesa» ha dichiarato il Presidente Aran, Antonio Naddeo. «Innovazione è stata la parola chiave in questo processo ed è per me un grande orgoglio aver introdotto, insieme ai sindacati, istituti innovativi, come il mentoring e le nuove normative per lo smartworking, ma anche la completa revisione del patrocinio legale. Questa riscrittura – spiega Naddeo – uniforma l’istituto per tutte le tre tipologie di destinatari del contratto, adeguandolo alle esigenze attuali degli enti. Il patrocinio legale, dovuto da parte delle amministrazioni nella tutela dei propri diritti e interessi, è applicabile nei casi di apertura di procedimenti civili e penali nei confronti del dirigente, purché non sussista un conflitto di interessi. È importante sottolineare che il patrocinio legale rimane escluso per i procedimenti innanzi alla Corte dei Conti».

«L’intesa odierna – sottolinea il Ministro Zangrillocompleta di fatto il versante dirigenziale dei contratti 2019-2021, un passaggio importante per liberare il campo dei negoziati e aprirlo ai rinnovi 2022-2024 per cui la Manovra in discussione in Parlamento stanzia ben 7,3 miliardi di euro. Abbiamo recuperato in un solo anno il grave ritardo per cui al mio insediamento c’erano ancora 2,4 milioni di dipendenti senza contratto. Sono certo che con lo stesso spirito d’urgenza Aran e sindacati, che ringrazio per il confronto trasparente e costruttivo, sapranno avviare al più presto le trattative per la nuova tornata nell’interesse di tutti i 3,2 milioni di dipendenti pubblici».

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