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Dipendenti Pubblici, aumenti fino a 300 euro in Province, Comuni e Regioni

Il decreto sulla Pubblica Amministrazione (decreto Pa), approvato alla Camera il 17 aprile 2025, introduce la possibilità per Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni di aumentare il salario accessorio dei dipendenti non dirigenti fino al 48% della spesa per gli stipendi del 2023. Questo potrebbe tradursi in un incremento medio di circa 300 euro lordi al mese per 13 mensilità, pari a circa 3.926 euro lordi annui per ciascun dipendente comunale non dirigente .

Condizioni per l’applicazione dell’aumento

L’aumento non sarà automatico per tutti gli enti locali. Solo quelli con bilanci in ordine potranno applicare questa misura, poiché il decreto non prevede stanziamenti aggiuntivi da parte dello Stato. Pertanto, gli enti dovranno reperire le risorse necessarie all’interno dei propri bilanci.

Enti esclusi e critiche

La misura esclude Camere di Commercio, Unioni di Comuni e altri enti del comparto funzioni locali non rientranti tra Comuni, Province e Regioni. Inoltre, l’aumento del salario accessorio potrebbe incidere negativamente sulla capacità assunzionale degli enti, poiché le risorse destinate agli aumenti salariali potrebbero ridurre i fondi disponibili per nuove assunzioni.

Obiettivi della riforma

L’obiettivo principale della riforma è ridurre il divario retributivo tra i dipendenti degli enti locali e quelli delle amministrazioni centrali, migliorando l’attrattività del settore pubblico locale e contrastando la fuga di personale qualificato verso i ministeri, dove le retribuzioni sono generalmente più elevate

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Fonte: Il Corriere della Sera

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