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Enti Locali: a luglio aumento dei salari per migliaia di dipendenti pubblici

Dal 1° Luglio 2025, l’erogazione dell’IVC porterà un aumento del +1% sulle retribuzioni lorde dei dipendenti degli Enti Locali, comportando il relativo aumento di stipendio.

Questo aumento segue quello dello +0,6%, già applicato tra il  Aprile 2025 e il 30 Giugno 2025. Ricordiamo che l’Indennità di Vacanza Contrattuale rappresenta un aiuto provvisorio erogato al personale del settore pubblico, frequentemente coinvolto in lunghi periodi di attesa per il rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.

Nel caso del contratto collettivo nazionale, per la sua copertura economica scatta appunto l’indennità di vacanza contrattuale, un elemento provvisorio della retribuzione che viene erogato dal datore di lavoro. Si parla di provvisorietà proprio perché il pagamento di questa indennità deve essere limitato al periodo durante il quale i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori sono impegnati nel rinnovo di un contratto collettivo nazionale.

 

Stipendi statali: gli aumenti nel cedolino di luglio 2025

Come anticipato, nel mese di aprile è stata già erogata una prima parte dell’indennità relativa ai contratti del triennio 2025-2027. I nuovi importi sono stati pubblicati dalla Ragioneria dello Stato. Nei ministeri, a luglio l’indennità arriverà a 46,23 euro lordi in più al mese per i capi dipartimento e i dirigenti di prima fascia. Si scende a 36,17 euro per i dirigenti di seconda fascia, a 21,14 euro per i funzionari e a 16,54 euro di incremento per gli operatori. Gli aumenti sono compresi in questo range anche nelle agenzie fiscali, all’Inps e all’Inail. Fanno invece eccezione l’Enav, l’ente nazionale assistenza al volo, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Anvs) e quella per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa), dove i dirigenti a luglio prenderanno fino a 53,13 euro lordi in più al mese.

L’adeguamento nelle funzioni locali

Nelle funzioni locali – il comparto che riunisce le lavoratrici e i lavoratori dei comuni, delle province, delle regioni, delle città metropolitane, delle comunità montane e isolane e delle unioni di comuni – l’aumento varia dai 15,24 euro per gli operatori fino ai 36,17 euro previsto per i dirigenti e i segretari comunali.

L’ultima manovra ha disposto un adeguamento all’inflazione degli stipendi dei dipendenti pubblici dell’1,8% per il 2025, il 2026 e il 2027: l’aumento complessivo è del 5,4%. Sono stati stanziati 11 miliardi di euro, ma l’iter per mettere in pratica l’accordo non è ancora partito. Si stanno infatti discutendo i contratti del triennio precedente. Sono esclusi solo quelli delle funzioni centrali, firmati a gennaio.

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