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Stop appalti se la PA non è digitale: il ‘Via Libera’ al PNRR lo offre Leganet in tempi rapidissimi

Continua il pressing dell’UE sul Governo: qualificazione e la riduzione delle stazioni appaltanti fra gli obiettivi assoluti del Pnrr. Come scrive Il Sole 24 Ore, Giuseppe Busia, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), conferma che «è stata la stessa commissione europea a chiedere che Anac avesse un ruolo centrale nel Pnrr, soprattutto in merito alla digitalizzazione dei contratti pubblici e alla qualificazione delle stazioni appaltanti».

NIENTE GESTIONE DIGITALE, NIENTE APPALTO

Nello specifico, tra le linee guida messe a punto dall’Anac si legge che: «le stazioni appaltanti e le centrali di committenza per essere qualificate devono necessariamente avere la disponibilità di piattaforme telematiche nella gestione della procedura di gara» Dunque un nuovo passo verso la digitalizzazione che non fa altro che confermare il legame tra Transizione Digitale e PNRR. In sostanza: niente gestione digitale, niente appalto. Una necessaria accelerazione che Leganet, tramite i suoi partners, è in grado di fornire a Comuni ed Enti Locali in tempi rapidissimi con i servizi di Transizione Digitale: dal Piano Antenne (già realizzato in molti Comuni italiani) ai nuovissimi SmartCity in 3D e Facility and Property Management.

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