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Canone pubblicitario al Comune anche su strada provinciale


La componente pubblicitaria del Canone unico patrimoniale (Cup) deve essere versata al Comune anche se l’impianto pubblicitario è installato su una strada provinciale, indipendentemente dal fatto che l’autorizzazione sia stata rilasciata dalla Provincia. Lo ha stabilito la Commissione tributaria regionale (CGT) della Lombardia con la sentenza n. 1743/2024, risolvendo la controversia sulla legittimità del Comune a riscuotere il canone pubblicitario per gli impianti situati lungo le strade provinciali. 

Il riconoscimento della Corte di giustizia

Questa pronuncia rafforza l’orientamento giurisprudenziale emerso sul riparto di competenza tra Comuni e Province nella riscossione del canone di diffusione pubblicitaria. Tuttavia, emerge anche la diversità di vedute sulla natura giuridica del canone introdotto dalla legge 160/2019. La Corte di Giustizia, con questa sentenza, ha riconosciuto la natura di entrata tributaria alla componente pubblicitaria del Cup contrariamente ad altre pronunce che hanno attribuito una natura patrimoniale.

evitata duplicazione dell’imposta

Nel caso in esame, i giudici tributari hanno accolto l’appello della società concessionaria comunale, evidenziando che il canone unico è stato istituito in sostituzione di altre imposte, indicando che l’intenzione del legislatore non è quella di realizzare un nuovo prelievo, ma di cambiare denominazione mantenendo gli stessi presupposti, come previsto dalla legge 160/2019. Dunque, i presupposti del canone sono mantenuti distinti, prevedendo alternativamente l’occupazione di suolo pubblico e la diffusione di messaggi pubblicitari, evitando la duplicazione dell’imposta.

Fonte: IlSole24ore

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